1dd252d00d4120e8d5dc2c885d1634a5c9ad1151

© 2020. MARCO PALLARO DENTAL MANAGER

1dd252d00d4120e8d5dc2c885d1634a5c9ad1151

QUANDO UN PAZIENTE TI CHIEDE LO SCONTO ... HA GIA' DECISO.

2021-03-01 20:17

Array() no author 82394

COME LAVORARE AL MEGLIO,

QUANDO UN PAZIENTE TI CHIEDE LO SCONTO ... HA GIA' DECISO.



Indipendentemente dalle impostazioni dello studio , se siamo corretti ,dal prezzo di listino possiamo sempre lasciarci un piccolo margine di “sconto” ( parola che non mi piace per nulla da usare in ambito medico ) da dedicare al paziente a patto che si verifichino determinati fattori .



Preferisco così inserire alla parola “sconto” presente nel gestionale la dicitura “trattamento a Vostro favore” inserendo un importo negativo




Il paziente che “chiede lo sconto “ ormai appartiene anche a quella fascia alta di ceto sociale , quindi è errato pensare che chi tratta il costo di una prestazione lo fa perché non può permettersi le cure alle cifre del preventivo , semplicemente potrebbe farlo per indole , perché è un po’ più scaltro e perché tenta di trarre il massimo vantaggio qualità prezzo , e forse perché il mondo dell’odontoiatria ha subito l’impatto delle pubblicità delle catene dentali di proprietà delle società di capitali che ha puntato tutto su “da noi costa meno “ .



In parte possiamo dire che questa tipologia di paziente spesso fa il suo interesse , anche se non possiamo fare di tutta l’erba un fascio , dobbiamo differenziare dal paziente che chiede lo sconto in maniera arrogante e minaccia di rivolgersi altrove o ha già fatto turismo degli studi dentistici ( questi lasciateli perdere ) da chi invece educatamente chiede se possiamo arrotondare la cifra .




Ma venendo al sotto testo , suppongono che chi “chiede lo sconto “ in verità ci ha già scelto . Quindi come comportarsi ? Stabiliamo insieme il perché e il come fare un trattamento di favore al paziente .




Perché ?



Semplice , facciamo un trattamento di favore  solo se il paziente si comporta bene , il che tradotto in termini odontoiatrici è chi rispetta gli appuntamenti, gli orari , è regolare con le regole stabilite per gli acconti .



Possiamo proprio comunicare ciò al paziente , diciamo che se gli appuntamenti verranno rispettati e che se in caso di impossibilità ci avvisa almeno 24/48 ore prima , che se alla scadenza dell’ acconto anche se impossibilitato a recarsi in studio effettua un bonifico , a fine terapia , quando dovrà effettuare il saldo avrà diritto ad una percentuale di agevolazione ( mai più del 10% mi raccomando )




Come ?



A parte ciò che ho descritto sopra si può fare un trattamento di favore in anticipo se il paziente provvede appunto anticipatamente al costo di  tutta la terapia , qui con i metodi di pagamento da voi proposti in caso di dilazioni è bene fare il calcolo di quali sono i costi che eventualmente lo studio deve sostenere per pagodil o finanziamenti a tasso zero .



Nel caso specifico del mio studio se un paziente mi chiede lo sconto dico in prima battuta che non è possibile perché ciò che propongo a livello di costo e’ il reale valore della cura da eseguire , ma per agevolare la sua richiesta gli propongo una dilazione di pagamento con Pagodil ( strumento finanziario di cofidis che permette di suddividere in massimo 12 rate ad interessi 0 per il paziente un importo fino a 5 mila euro ) o con finanziamento classico , con lo studio che si “accolla “ gli interessi .



Esempio , preventivo per trattamento INVISALIGN 4600 euro ( escluso contenzione ) propongo 800 euro di acconto con assegno , bonifico o bancomat / carta di credito e 3800 euro con Pagodil in 12 rate ( allo studio costa circa ben 350/400 euro di commissione quindi capite che non potete fare un ulteriore sconto iniziale e poi fare anche la dilazione di pagamento ) oppure finanziamento classico che ovviamente in base alla durata varieranno anche gli interessi .




Se un paziente invece decide di pagare in anticipo senza strumenti finanziari faccio un 5% di sconto di defoult.



Attenzione però , fatturare cure non ancora eseguite è un reato , la legislatura è interpretabile ma non è chiarissima , quindi consiglio di emettere sempre una fattura di acconto NON DETTAGLIATA ed emettere una fattura finale di saldo di qualche centinaia di euro che il paziente salderà a tempo debito ( tenete conto del fatto che tale importo a saldo non si vada a sovrapporre alla rateizzazione, in questo caso chiedete al vostro consulente come è meglio muoversi )




30+30+40.... metodo che uso raramente , esempio 2k di preventivo , 600 di acconto all’accettazione , 600 in corso di terapia , 800 a saldo a fine terapia . Se lo adotto lo faccio nel caso di protesi mobili o rimovibili perché anche se il paziente è un po’ furbetto , può essere che a fine trattamento abbia comunque bisogno di qualche ritocco di masticazione o di qualche intervento alla protesi , insomma non lo perdiamo di vista e se non ci da il saldo al momento stabilito e comunque potrebbe non mancare occasione di rivederlo .




50+50 .... mai adottato ma qualche collega lo fa ... metà inizio cure e metà alla fine , mi sembra troppo il lasso di tempo tra l’acconto e il saldo , dipende dalla lunghezza delle terapie comunque ma .. rimanere “fuori” di quel 50% mi sembra rischioso, preferisco un 50 +20 + 30 o un 30+30+40




Chiedo scusa se non dettaglio che per 50+20+30 intendo % , ma il mio modo di scrivervi è tra gli addetti ai lavori e cerco di semplificarlo il più possibile per far trasparire i concetti , gli articoli scientifici o politici di settore li lascio a chi di dovere che ci intasa email di newsletter che fanno solo terrorismo psicologico per vendere qualche corso da tributarista dentale .



Io condivido il mio modo d gestire , contestabile o meno ma che si adatta alla mia realtà, ma sicuro di imbastire buoni consigli da fare propri o da evitare, ma in ogni caso costruttivi.




Buon lavoro .



© 2020. MARCO PALLARO DENTAL MANAGER